La vita inizia quando smetti di lavorare by Raphaëlle Giordano

La vita inizia quando smetti di lavorare by Raphaëlle Giordano

autore:Raphaëlle Giordano [Giordano, Raphaëlle]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2024-02-04T23:00:00+00:00


23.

Benjamin è seduto al bancone del bar su uno sgabello alto e sorseggia un cocktail guardando i partecipanti che prendono posto. Rayane organizza spesso questo tipo di attività e ha fatto un accordo con il locale, che dispone di una taverna per eventi privati. A poco a poco le persone arrivano e si sistemano a gruppetti attorno ai piccoli tavoli rotondi, tra amici. Sul palco, Rayane ha posizionato un microfono e, di lato, una sedia per sé. Benjamin sa in cosa consiste l’attività e già assapora i momenti che seguiranno. Percepisce l’eccitazione nell’aria. Le ordinazioni di bevande si accavallano. Oltre all’agitazione, nell’atmosfera si avverte anche un pizzico di paura, una cosa del tutto normale prima di un’esperienza simile. Rayane si sta muovendo sul palco e Benjamin riconosce un bastone della pioggia, una kalimba – uno strumento musicale africano che si suona con i pollici –, un djembe e delle maracas. Basta questo a conferire alla scenografia una nota poetica, annunciando un viaggio sonoro esotico e coinvolgente.

Benjamin non ha visto arrivare Carmen e sobbalza quando gli scocca un bacio sulla guancia. Per lei non esistono limiti tra la vita professionale e quella privata. E come rimproverarglielo? Anche lui è fatto così. Inoltre sa di essere diventato ben più che un datore di lavoro per Carmen. Forse è un po’ il figlio che non ha mai avuto... La sua gioiosa risata scrosciante non passa inosservata, e due o tre persone si voltano senza che lei nemmeno se ne accorga. È venuta con il suo nuovo fidanzato Jean-Pierre, che presto è diventato J.P. Si sono conosciuti su un sito d’incontri per persone mature, ilsoledomani.com. Lei era stata a un passo dal swipparlo, eliminandolo con un veloce gesto del pollice verso destra. Per fortuna le prime righe della sua presentazione l’avevano incuriosita: «Giovane sessantenne che non conta gli anni, ma i giorni che lo separano dalla sua dolce dulcinea, sogna a occhi aperti il momento in cui la troverà e potrà ammirare insieme a lei il cielo e la terra azzurra come un’arancia, cancellare tutte le immagini, amare, amare fino a dimenticarsi di sé». Un uomo capace di ispirarsi a Paul Éluard per scrivere un messaggio su un sito del genere non è proprio comune. I successivi scambi erano presto sfociati in un primo appuntamento di persona. I due si erano subito riconosciuti nella loro particolarità: due sognatori, due cuori teneri sotto una scorza da rockettari. Lui è un motociclista tatuato, nonostante la serissima professione di banditore di aste giudiziarie: come lei, ha una personalità fatta di contrasti e la stessa sete di condivisione e di affetto. Si danno spesso appuntamento nel quartiere della casa d’aste Drouot per passeggiare insieme, mano nella mano, e mangiare qualcosa guardandosi negli occhi. A volte lui la fa entrare nel backstage di Drouot per mostrarle gli oggetti esposti e si estasiano insieme, felici di quella passione comune per l’arte e il bello, entrambi increduli della fortuna che hanno avuto a incontrarsi.

Con un sorriso a trentadue denti, J.P. stringe la mano a Benjamin.



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